Europa Potenza industriale

Torniamo a fare della competitività delle nostre imprese una priorità. La nostra ricchezza e la pace sociale dipendono da quanto le nostre aziende sono competitive. Il Mercato Unico Europeo ha offerto alle nostre imprese l’opportunità di accedere a mercati molto più ampi di quelli nazionali. Evita inutili complessità che molte delle nostre aziende a conduzione familiare non sarebbero state in grado di gestire, garantendo migliaia di posti di lavoro sul nostro territorio.
Ma l’industria europea e italiana oggi soffre dell’eccesso di regolamentazione e di condizioni non concorrenziali. Ci troviamo in un contesto di calo della produzione industriale in tutta l’UE e di fronte a programmi di sostegno all’industria massicci sia in Cina che negli Stati Uniti, le nostre politiche non creano le condizioni per innovare in Europa e per arrestare il declino industriale a cui rischiamo di assistere.

Inoltre, per poter innovare bisogna avere il coraggio di rischiare, fallire e ricominciare. Anche su questo dobbiamo cominciare dalla scuola, che dovrebbe dare agli studenti l’opportunità di immaginare progetti propri, programmarli e realizzarli facendo fronte al bisogno di trovare le risorse necessarie, rispondere ai bisogni delle persone, fare squadra e coinvolgere altri interlocutori: la scoperta del “mondo là fuori” durante gli anni della scuola, utile anche in termini di orientamento e di sviluppo di una consapevolezza diffusa sull’importanza di imparare a scegliere, possiamo chiamarla alternanza scuola-cittadinanza.

La nostra missione: “Rinascimento industriale: Educare, Innovare, Elevare”

1. Sviluppare la cultura dell’innovazione iniziando dalla scuola.
2. Mettere la competitività industriale al centro delle politiche europee: valutazione dell’impatto sulla competitività di ogni nuova legislazione europea;
3. “Bureaucracy check” per nuovi atti legislativi nella prossima legislatura del Parlamento europeo.